Documento presentato dalla lista alternativa per un indispensabile rinnovamento del CNAPPC
(Walter Baricchi, Riccardo Bedrone, Remigio Coco, Giuliano Colombini, Paolo Malara, Pasquale Piscitelli, Fabio Poggio e Amedeo Schiattarella)

IL CNAPPC nella figura degli attuali consiglieri esercita da anni una mera funzione di gabelliere.
Preleva una quota di € 33 per ogni iscritto che portano ad un valore complessivo di oltre
€ 4.500.000,00.
Di come viene impiegato questo enorme capitale non ha mai dato riscontro agli Ordini ed agli iscritti, nonostante più volte sia stato espressamente richiesto, in sede di conferenza degli Ordini, di dare pubblica evidenza dei bilanci come comporterebbe ad una pubblica istituzione.
A fronte di tale cospicua disponibilità il CNAPPC non ha mai assicurato alcun servizio agli Ordini ed agli iscritti.
L’attuale consiglio CNAPPC:
– non ha sviluppato nei fatti una concreta strategia di sostegno agli iscritti in un momento di profonda crisi del mercato e della professione;
– non ha mai contrastato e riorientato le politiche di una insostenibile proliferazione del numero degli iscritti;
– non ha contrastato e rimesso in discussione la riforma universitaria del 3+2 ed il suo manifesto fallimento;
– si è fatto gabbare dal vergognoso DDL 1885 sulle competenze professionali a favore dei Geometri, promosso dall’On.arch.Vicari iscritta all’Ordine di Palermo, del quale non aveva notizia e che solo grazie alle proteste mosse dagli Ordini è stato possibile ritirare;
– non ha mai promosso una seria riflessione sulla condizione e i problemi dell’esercizio della professione da parte delle colleghe architette;
– non ha mai promosso una seria riflessione sui problemi di accesso alla professione da parte dei giovani architetti;
– non è mai stato capace di stabilire un confronto con l’INARCASSA a sostegno degli iscritti;
– ha abbandonato le politiche di concertazione e confronto con le altre professioni di area tecnica;
– si è baloccato a dibattere e predisporre documenti su temi di alcun interesse reale per gli iscritti;
– non ha mai promosso alcuna azione e non ha ancora ottenuto alcun concreto risultato sull’indecenza dei ribassi tariffari nelle opere pubbliche;
– non ha promosso alcuna azione per una seria regolamentazione nei confronti di quella scandalosa ottusità burocratica che sono le gare di affidamento degli incarichi pubblici;
– non è stato capace di gestire con il Ministero della Giustizia le assurde date di convocazione delle elezioni, sia quelle di rinnovo dei consigli degli ordini nell’agosto 2009 che quelle attuali il 23 dicembre;
– non ha mai attivato azioni per l’internazionalizzazione del mercato del lavoro;
– non ha conseguito alcun risultato in termini di promozione della architettura italiana conseguenti alla grande opportunità del Congresso Mondiale di Torino delle cui spese tra l’altro non è ancora stato dato pubblico riscontro;
– non ha assicurato concretamente la difesa delle competenze professionali degli architetti;
– non ha mai promosso l’immagine e il ruolo dell’architetto nella società civile attraverso campagne di comunicazione e promozione di massa;
– non ha mai promosso serie politiche per promuovere l’immagine istituzionale degli Ordini;
– non ha mai contrastato la nuova ridicola denominazione e frammentazione delle competenze di CNAPPC;

L’ATTUALE CONSIGLIO DEL CNAPPC SI RIPRESENTA ALLE ELEZIONI CON 10 CANDIDATI SU 15.
E’ CONTINUARE CON QUESTA GESTIONE QUELLO CHE SI ATTENDONO I NOSTRI ISCRITTI?
GLI ORDINI SONO DAVVERO DISPOSTI AD ASSUMERSI LA RESPONSABILITA’ DI RICONFERMARLI DANDONE RISCONTRO AGLI ISCRITTI?