Due i nuovi bandi della Regione Emilia-Romagna al via da luglio, per un milione di euro. Obiettivo, incentivare condizioni eguali nei luoghi di lavoro e la conformità dei contratti d’impiego
Promuovere la cultura della legalità del lavoro e della responsabilità sociale d’impresa. Contrastare il lavoro sommerso promuovendo il rispetto delle normative in materia e la legislazione sociale. E poi favorire l’adozione di misure concrete, da parte dei datori di lavoro, per ridurre il divario di genere nelle imprese, a partire dalle opportunità di crescita in azienda, alla parità salariale e di mansioni, alle politiche di gestione delle differenze e alla tutela della maternità, così da ottenere la ‘certificazione della parità di genere’.
Sono gli obiettivi di due bandi della Regione Emilia- Romagna, che ha stanziato complessivamente 1 milione di euro, a sostegno di imprese e liberi professionisti che operano in Emilia-Romagna.
I bandi, che saranno gestiti da Unioncamere Emilia-Romagna, aprono entrambi nel mese di luglio 2025. La prima iniziativa, per la regolarità dei contratti di lavoro, ha una dotazione finanziaria di 100mila euro e resterà aperta fino al 31 dicembre 2026.
La seconda iniziativa, sull’accompagnamento alla certificazione della parità di genere, ha una dotazione finanziaria di 900mila euro e sarà aperta fino al 31 ottobre 2025, con la possibilità di una sua riattivazione nel caso in cui non venissero utilizzate tutte le risorse finanziarie.
Le domande di contributo dovranno essere presentate utilizzando le piattaforme digitali messe a disposizione da Unioncamere Emilia-Romagna. Le imprese potranno presentare la domanda di contributo per entrambe le misure agevolative, ma non sono previsti contributi per il mantenimento della certificazione già ottenuta.