L’Associazione Scienza e Beni Culturali propone per il 2026, quarantunesima edizione del Convegno, di affrontare il tema: LA VALUTAZIONE DEGLI INTERVENTI, Obiettivi, Strategie, Tecniche.
Se nell’edizione del quarantesimo anno si era voluto fare il punto sull’impatto e sulla attualità di quanto prodotto nelle tante precedenti occasioni di incontro e dibattito multidisciplinare, e soprattutto invitare l’intera comunità scientifica a contribuire ai dibattiti aperti sulle tematiche che attualmente sfidano le finalità di tutela, è parso ora necessario ripartire dalle questioni operative, pur sempre in un’ottica di ampio confronto.
Si è così individuata la valutazione degli interventi come nodo problematico e spesso irrisolto. Gli “interventi” sono qui intesi sia come programmi/progetti, anche di scala vasta, sia come concreti e diretti interventi di restauro, con riferimento alle definizioni del Codice dei beni culturali e del paesaggio.
In entrambi i casi, la valutazione è pratica necessaria, determinante per la qualità dei processi e degli esiti, ma anche per la crescita della conoscenza e dei riferimenti disciplinari.
Interessano in primo luogo gli studi sperimentali condotti a valle degli interventi per la valutazione dei risultati conseguiti e della loro durata nel tempo. Ben sapendo che queste analisi non sempre vengono svolte, sembra importante documentare e confrontare sistematicamente metodologie applicate e risultati ottenuti nei casi disponibili.
Non meno rilevante è il confronto sulle applicazioni e sugli esiti delle valutazioni ex-ante, preziose a supporto delle decisioni ove si possano basare su casistiche affidabili e su metodologie applicate in modo rigoroso.
Rientra tra le valutazioni preventive agli interventi la autorizzazione prodotta dai competenti Enti di tutela, in cui l’esercizio della ineliminabile discrezionalità tecnica si fonda su livelli di conoscenza che la riflessione disciplinare e la ricerca tendono a sempre meglio alimentare.
Nemmeno può essere trascurato che la spinta verso la digitalizzazione comporta la esigenza di gestire dati FAIR, ovvero reperibili, accessibili, interoperabili e riutilizzabili, ed è evidente quanto necessario sia riflettere sul nesso tra qualità dei dati e procedure di rilevamento e valutazione.
Il Convegno 2026 mira a raccogliere su questi temi studi circostanziati e sistematici nella collocazione dei casi entro una ben precisa problematica scientifica.
Si invitano gli autori a proporre contributi che affrontino le seguenti tematiche:
- Esperienze, metodi e risultati di valutazioni ex-post di efficacia, durabilità, compatibilità, rimovibilità di trattamenti su materiali lapidei naturali e artificiali, materiali organici di varia natura;
- Tecniche innovative applicate al monitoraggio e alla valutazione dei trattamenti;
- Analisi critica della affidabilità di metodi di valutazione ex-ante di efficacia, durabilità, compatibilità e rimovibilità di trattamenti su materiali lapidei naturali e artificiali;
- Valutazione critica e comparativa degli esiti di interventi di efficientamento energetico su edifici storici;
- Valutazione degli effetti ambientali dei materiali impiegati nel restauro e negli interventi sull’edilizia storica;
- Monitoraggio di interventi di consolidamento e miglioramento sismico;
- La valutazione di impatto (ed il monitoraggio) delle politiche pubbliche che hanno promosso piani e programmi di investimento per interventi di conservazione e restauro del CH e sul costruito storico in generale;
- Valutazione degli impatti sociali ed economici di programmi di rigenerazione urbana o di area vasta comprendenti interventi su beni culturali;
- Implicazioni giuridiche nelle procedure di valutazione autorizzative dei progetti;
- Potenzialità della digitalizzazione a supporto delle pratiche di valutazione degli interventi;
- La valutazione del rischio e della vulnerabilità per la conservazione preventiva;
- La valutazione come competenza specifica e/o come pratica di collaborazione multidisciplinare;
- Valutazione dell’impatto delle destinazioni d’uso nel tempo rispetto alla tutela e alla valorizzazione dei Beni Architettonici;
- Valutazione sugli archivi pubblici relativi a interventi sul patrimonio costruito storico: ruolo, accessibilità, modalità di archiviazione dei dati.
Si chiede agli autori che l’articolazione dei contributi sottoposti faccia riferimento a casi di studio, pur con la possibilità di proporre contributi più generali di tipo teorico. Per la presentazione del lavoro deve essere inviato un abstract preliminare, sufficientemente esaustivo con chiara indicazione di scopi, metodologia e risultati, di lunghezza massima di una pagina, alla Segreteria del convegno utilizzando il form presente all’indirizzo del sito: https://scienzaebeniculturali.it/abstract/
Termine invio abstract: 15 OTTOBRE 2025
Agli autori dei contributi scientifici selezionati verrà richiesto successivamente (entro il 15 Novembre 2025) di inviare il testo esteso entro il 31 gennaio 2026.
I testi definitivi, tassativamente redatti secondo le norme editoriali indicate sul sito del convegno e di lunghezza complessiva massima pari a 12 pagine (formato personalizzato 17×24 cm), comprensive di immagini, grafici e note, verranno valutati mediante peer-review, a seguito della quale il comitato redazionale si riserva di chiedere agli autori le ulteriori modifiche/integrazioni suggerite dai revisori.
I testi rivisti dovranno essere consegnati entro il 31 marzo 2026, al fine di disporre degli atti stampati entro la data del convegno.
Il convegno si svolgerà dal 30 giugno al 3 luglio 2026, a Bressanone presso la Casa della Gioventù – Sede estiva dell’Università degli Studi di Padova, via Rio Bianco 12.
E’ stata avviata la procedura per il riconoscimento di Crediti Formativi per gli Architetti.
informazioni: www.scienzaebeniculturali.it