New European Bauhaus – Rigenerare la città di domani
Sessione Pomeridiana 

Il Convegno “New European Bauhaus – Rigenerare la città di domani” si è svolto il 22 settembre 2022, presso Palazzo Baroni di Reggio Emilia, e ha inaugurato il Festival dell’Architettura Rigenera – Fare Con. Una seconda edizione fondata sul principio della collaborazione e del lavoro comune, inteso come elemento imprescindibile per pensare alla città del domani.

Oggi, e sempre di più nel prossimo futuro, le città e le aree metropolitane rappresentano dei veri e propri motori nel generale sviluppo di un territorio. La capacità di progettare queste trasformazioni, indirizzandole secondo un’ottica sostenibile e positiva, ha rappresentato il fulcro della parte pomeridiana del Convegno “New European Bauhaus – Rigenerare la città di domani”

Oggi, e sempre più nel prossimo futuro, le città e le aree metropolitane rappresentano dei veri e propri motori nello sviluppo locale di un territorio. Permangono altresì al loro interno delle contraddizioni, prime fra tutte le criticità di natura ambientale e sociale. Per questo è necessario avvalersi di nuovi modelli di pianificazione, tenendo presenti gli obiettivi e il linguaggio dell’agenda europea 2030. Elisa Iori, architetto e Dirigente del Servizio Rigenerazione del Comune di Reggio Emilia, analizza lo sviluppo della città e le prospettive del suo futuro.

La pianificazione urbana deve essere un processo condiviso. La delegazione di architetti provenienti da Pemba, comune del Mozambico da anni gemellato con Reggio Emilia, offre un racconto inedito sulla rigenerazione urbana. È una lunga storia di collaborazione e di sguardi che si intrecciano, quella tra Pemba e Reggio Emilia, che negli anni ha arricchito entrambe le realtà, facendo emergere molti elementi condivisi: il contrasto alle emergenze climatiche, il consumo di suolo e risorse, la rigenerazione degli spazi.

L’urgenza di definire un nuovo modello interpretativo per l’urbanizzazione, fondato sulla welfare society. È l’elemento imprescindibile che Luisa Bravo, docente universitario e libera professionista, espone per immaginare la città di domani. Perché lo spazio pubblico è dove non pensavamo di trovarlo. L’intervento è l’occasione per una panoramica inedita sullo spazio pubblico, estendendolo a tutti, in virtù di quel carattere declinabile attraverso i tre aggettivi del New European Bauhaus: bella, sostenibile e inclusiva.

Superare una visione antropocentrica nell’architettura, che ha imposto al paesaggio di adeguarsi alle esigenze delle persone. Il futuro dell’urbanistica sarà al contrario una visione duo-centrica, con l’impegno dell’uomo nel fare passo indietro, considerandosi analogo a tutti gli altri esseri viventi del pianeta. Il fulcro dell’intervento di Isotta Cortesi, architetto paesaggista e professoressa all’Università di Parma, è quindi nella ricerca di una mediazione tra quelle che sono le nature pubbliche e le operanti, destinate progressivamente a sovrapporsi.

Le conclusioni e i saluti di Alessandra Ferrari, responsabile del Dipartimento Promozione della cultura architettonica CNAPP.